Il complotto del modello francese
Nel 2023 il sistema di ammissione a Medicina basato sul TOLC ha suscitato notevoli polemiche e malcontento tra gli studenti nonché ricorsi¹.
Guardando al test previsto per il 2024 emerge che ciascuna banca dati da cui verranno estratti i quesiti conterà almeno 3500 domande. Questo numero, apparentemente vasto, è in realtà estremamente limitato, in quanto rende relativamente semplice per i candidati memorizzare le risposte piuttosto che comprendere a fondo gli argomenti². Quest'aspetto potrà sollevare un nuovo malcontento riguardo l'efficacia del test come strumento di valutazione delle competenze.
La mia ipotesi, spero errata, è che il disappunto generato dalla sessione di test del 2023, così come quello prevedibile per la sessione del 2024, non siano casuali ma piuttosto fenomeni previsti e persino voluti da alcune parti interessate, che sfrutteranno strategicamente tale malcontento per spingere verso l'adozione del modello francese³.
Oggi è il 13 marzo 2024. Nei prossimi mesi potremo valutare se ci sarà stato un diffuso malcontento nei confronti del test 2024, e se tale malcontento verrà utilizzato per spingere verso il modello francese.
¹ Vedi ad esempio https://ricorsotestmedicina.avvocatoleone.com/
² Ad esempio, se un candidato conosce l'80% di 3500 quesiti, deve impararne soltanto 700, che, nell'arco di 20 giorni, si possono apprendere studiando solo 35 quesiti al giorno. Per altre ipotesi e considerazioni sulla banca dati vedi questo video.
³
È
importante sottolineare che esiste una diffusa confusione riguardo a
cosa implichi effettivamente il modello francese. Molti credono –
erroneamente –
che questo modello comporti l'abolizione del numero chiuso nelle
università. In realtà il modello francese non elimina il concetto di
limitazione degli accessi ma introduce criteri di selezione differenti,
potenzialmente più arbitrari di quelli attuali. Il ritorno alle modalità
di ammissione pre-2023 potrebbe rappresentare una soluzione più
equilibrata.